Anche quest’anno nel soggiorno al mare il tempo è passato in fretta, tanto che alcuni ragazzi manifestavano il desiderio di prolungare la vacanza.
Il gruppo era molto ben assortito, con volontari che avevano fatto questa esperienza negli anni precedenti e altri che vi partecipavano per la prima volta. E’ nata subito fra tutti una bella sintonia, fra giovani e meno giovani, fra volontari e persone disabili.
In spiaggia tutti partecipavano ai giochi, chi con le bocce chi con la pallavolo, chi con il ballo e la musica e la nostra isola in spiaggia attirava l’attenzione dei vicini.
A fare il bagno andavamo sempre quasi tutti e in acqua entrava volentieri anche chi in passato era un po’ reticente. Ma era soprattutto la sera che il gruppo si animava partecipando alle attività che gli animatori del villaggio proponevano e alle quali i nostri partecipavano con grande entusiasmo.
La simpatia e l’esuberanza di Valentino, Raffaele, Michele, Martina e tutti gli altri attiravano i complimenti degli animatori: il ballo e la musica sono le cose che più li appassionano e le serate in cui si facevano queste attività era difficile poi staccarli fino a che le luci non si spegnevano.
Altre belle serate sono state quella della gara con le carrozzine, nella quale è stato coinvolto metà del gruppo e dove ci siamo fatti onore, e la notte di ferragosto dove abbiamo mangiato il gelato tutti insieme in spiaggia e poi abbiamo assistito ai fuochi d’artificio.
Chi ha scritto questo breve articolo è già nonno e quello che lo porta a fare il volontario nei soggiorni già da qualche anno è che, al ritorno, si ritrova più contento di quando è partito.
Ma è soprattutto nei volontari giovani che ho visto e sentito il desiderio di ripetere in futuro questa esperienza, e ciò mi da la certezza che anche in questo periodo difficile il volontariato è una delle forme più belle ed educative per dare a tutti una speranza.
Giuseppe T.